Come siamo arrivati fin qui
L’AVIS a Salso nasce nel 1952 per volontà di un gruppo di persone: il dottor Domenico Piragine, Luigi Franceschini, Angelo Andrei e Giovanni Snelli.
Al momento della fondazione l’AVIS nasce a Salso, per ragioni burocratiche, come sottosezione dell’AVIS di Fidenza e alla fine del 1952 conta già nove iscritti
Il Sig. Snelli ha dedicato molti anni della sua vita alla associazione divenendone un simbolo fino agli anni ‘80, con la sua presenza ad ogni raccolta di sangue e con la sua celebre frase “ grazie per i beneficiati” ,detta mentre porgeva un bicchiere d’acqua ai Donatori che si erano appena sottoposti a prelievo.
Vi siete mai chiesti quale è stata la motivazione principale della nascita di questa associazione? Semplicissimo: debellare quella che era la maggior causa di morte nella popolazione femminile: l’emorragia da parto. Con lo svilupparsi della Associazione a livello nazionale prima, e locale poi questo, problema è praticamente scomparso.
Da dati scientifici è ancora una importantissima causa di morte nei paesi sottosviluppati.
Non a caso il fondatore dell’AVIS in Italia è un Ostetrico-ginecologo e le persone che tanto hanno fatto a Salso, il Dr Mergoni ed il Dr Gherardi erano ostetrici ginecologi.
Si, perché all’inizio, la terapia della trasfusione era rivolta soprattutto alle partorienti e se molti di noi hanno potuto avere la mamma è stato grazie al sangue di qualcuno che ,donando in modo anonimo e gratuito, hanno ricevuto questo regalo.
Dono anonimo e gratuito, questo è stato ed è uno dei fondamenti dell’AVIS anche se, nei primi tempi l’anonimità non sempre è stata rispettata: avvenivano le cosiddette trasfusioni in diretta: da braccio a braccio.
A tal proposito mi piace ricordare uno stralcio del libretto scritto dal Sig. Snelli dal titolo “ L’AVIS nel Parmense” che così recitava:…
“…A richiesta dei famigliari dei degenti bisognosi di sangue, la nostra Associazione , a proprie spese , inviava a Parma donatori forniti del prezzo del biglietto di andata e ritorno, oltre a L. 140 per un modesto ristoro, dopo aver essi donato 300 grammi di sangue.”
Successivamente la pratica” del Braccio a Braccio” è stata dismessa con l’organizzazione del Centro trasfusionale dell’Ospedale: il sangue veniva raccolto in flaconi appositi conservato nel Centro Trasfusionale da dove poi venivano portati al capezzale del degente che ne aveva bisogno.
Il 15 marzo 1959 la Sottosezione AVIS di Salsomaggiore è diventata SEZIONE AVIS DI SALSOMAGGIORE.
E’ in questo periodo che, con lo sviluppo delle tecniche chirurgiche, il fabbisogno di sangue aumenta e i Cittadini salsesi che ne avevano bisogno potevano richiedere alla nostra “Sezione”
“Il Buono sangue” garantiva loro che i propri famigliari ricoverati avrebbero ricevuto il sangue necessario per il buon esito dell’intervento.
Una sorta di assegno da consegnare all’ospedale.
Il luogo dove avveniva il prelievo era l’ONMI , quella che per noi salsesi era “ La maternità” quasi a sottolineare il legame stretto tra l’Associazione e il problema che colpiva la Società.
In questi anni le persone più importanti sono state : il Dr Antonio Mergoni ed il Dr Guido Gherardi, Presidente e Direttore Sanitario per tantissimi anni.
Al loro fianco il Sig.Giovanni Snelli, storico cronista della attività della Associazione, vista la sua produzione di libri aventi come argomento Salso e le sue attività; il Sig. Arturo Gandolfi Vice-presidente e tesoriere e la Signora Wilma Egoritti Gandolfi segretaria per più di 50 anni della Sezione. E’ grazie a loro se l’attività della Sezione è andata sempre ad aumentare.
Nel 1971, con la consegna , da parte della Amministrazione Comunale con il Sindaco dr Porcellini, della nuova Sede, avviene il salto di qualità.
Il Dr Mergoni e il Dr Gherardi, grazie alla collaborazione con il Dr Walter Torsiglieri Direttore del Centro Trasfusionale di Parma e grande amico della nostra Associazione, riescono ad avere l’autorizzazione dal Ministero della sanità, per operare come CENTRO DI RACCOLTA FISSO, unico centro in Italia gestito da personale volontario.
La Sezione AVIS di Salso alla pari con i Centri di raccolta delle grandi città.
Il sangue veniva raccolto e trasportato, grazie alla collaborazione con la PUBBLICA ASSISTENZA di Salso, al centro trasfusionale dell’Ospedale e da lì immesso nei circuiti per l’utilizzo in Ospedale.
Il numero delle unità raccolte aumenta sempre più fino ad arrivare, nel 1990 ad un massimo storico 1351 sacche raccolte.
Nel 1991, a seguito del cambiamento della legislazione, il nostro Centro di raccolta perde tale funzione.
Alle Sezioni AVIS viene assegnato esclusivamente il compito di promuovere “ il dono del sangue” precludendo loro la gestione diretta della raccolta.
Quel provvedimento legislativo che, a livello provinciale non ha causato problemi, a Salso causa un terremoto;
i Donatori si sono sentiti traditi:
Conseguenza immediata un crollo del numero delle donazioni: dalle 1351 del ’90 alle 630 del 1991.
La Sezione vive un momento di sbandamento ma alla fine vince la razionalità: si continua nella attività di raccolta del sangue a favore di chi ne ha bisogno.
Il Personale volontario viene sostituito da medici e infermieri professionisti organizzati dall’AVIS Provinciale, che nel frattempo ha avuto dalla AUSL il compito di effettuare la raccolta del sangue nelle Sezioni della Provincia.
Da quel momento inizia un importante lavoro per ridare alla Associazione quel ruolo che le spetta.
Negli anni ’90 e in quelli 2000 la raccolta del sangue in Provincia , e in generale a livello regionale, aumenta e copre il fabbisogno degli ospedali della regione.
L’uso del sangue diventa sempre più mirato e nasce la “ Medicina trasfusionale” che aiuta i medici a non sprecare questa preziosa risorsa.
La Sezione di Salso vive la sua realtà come una della 47 sezioni della Provincia di Parma anche se in questi anni non mancano le figure che hanno lavorato per riportare la Sezione ai fasti degli anni 70-80.
E’ doveroso ricordare l’opera di Vilma Egoritti Gandolfi segretaria per 50 anni fino al 2005, così come quella della Amministratrice Marisa Arduini, per tanti anni responsabile della buona amministrazione della sezione.
Al loro fianco diverse altre persone: Giordano Gandolfi, Presidente per 2 mandati ( dal 1991 al 2000), Alberta Dall’Asta aiutante di segreteria, Ivaldo Bernini , per tanti anni vice-presidente.
Al momento della fondazione l’AVIS nasce a Salso, per ragioni burocratiche, come sottosezione dell’AVIS di Fidenza e alla fine del 1952 conta già nove iscritti
Il Sig. Snelli ha dedicato molti anni della sua vita alla associazione divenendone un simbolo fino agli anni ‘80, con la sua presenza ad ogni raccolta di sangue e con la sua celebre frase “ grazie per i beneficiati” ,detta mentre porgeva un bicchiere d’acqua ai Donatori che si erano appena sottoposti a prelievo.
Vi siete mai chiesti quale è stata la motivazione principale della nascita di questa associazione? Semplicissimo: debellare quella che era la maggior causa di morte nella popolazione femminile: l’emorragia da parto. Con lo svilupparsi della Associazione a livello nazionale prima, e locale poi questo, problema è praticamente scomparso.
Da dati scientifici è ancora una importantissima causa di morte nei paesi sottosviluppati.
Non a caso il fondatore dell’AVIS in Italia è un Ostetrico-ginecologo e le persone che tanto hanno fatto a Salso, il Dr Mergoni ed il Dr Gherardi erano ostetrici ginecologi.
Si, perché all’inizio, la terapia della trasfusione era rivolta soprattutto alle partorienti e se molti di noi hanno potuto avere la mamma è stato grazie al sangue di qualcuno che ,donando in modo anonimo e gratuito, hanno ricevuto questo regalo.
Dono anonimo e gratuito, questo è stato ed è uno dei fondamenti dell’AVIS anche se, nei primi tempi l’anonimità non sempre è stata rispettata: avvenivano le cosiddette trasfusioni in diretta: da braccio a braccio.
A tal proposito mi piace ricordare uno stralcio del libretto scritto dal Sig. Snelli dal titolo “ L’AVIS nel Parmense” che così recitava:…
“…A richiesta dei famigliari dei degenti bisognosi di sangue, la nostra Associazione , a proprie spese , inviava a Parma donatori forniti del prezzo del biglietto di andata e ritorno, oltre a L. 140 per un modesto ristoro, dopo aver essi donato 300 grammi di sangue.”
Successivamente la pratica” del Braccio a Braccio” è stata dismessa con l’organizzazione del Centro trasfusionale dell’Ospedale: il sangue veniva raccolto in flaconi appositi conservato nel Centro Trasfusionale da dove poi venivano portati al capezzale del degente che ne aveva bisogno.
Il 15 marzo 1959 la Sottosezione AVIS di Salsomaggiore è diventata SEZIONE AVIS DI SALSOMAGGIORE.
E’ in questo periodo che, con lo sviluppo delle tecniche chirurgiche, il fabbisogno di sangue aumenta e i Cittadini salsesi che ne avevano bisogno potevano richiedere alla nostra “Sezione”
“Il Buono sangue” garantiva loro che i propri famigliari ricoverati avrebbero ricevuto il sangue necessario per il buon esito dell’intervento.
Una sorta di assegno da consegnare all’ospedale.
Il luogo dove avveniva il prelievo era l’ONMI , quella che per noi salsesi era “ La maternità” quasi a sottolineare il legame stretto tra l’Associazione e il problema che colpiva la Società.
In questi anni le persone più importanti sono state : il Dr Antonio Mergoni ed il Dr Guido Gherardi, Presidente e Direttore Sanitario per tantissimi anni.
Al loro fianco il Sig.Giovanni Snelli, storico cronista della attività della Associazione, vista la sua produzione di libri aventi come argomento Salso e le sue attività; il Sig. Arturo Gandolfi Vice-presidente e tesoriere e la Signora Wilma Egoritti Gandolfi segretaria per più di 50 anni della Sezione. E’ grazie a loro se l’attività della Sezione è andata sempre ad aumentare.
Nel 1971, con la consegna , da parte della Amministrazione Comunale con il Sindaco dr Porcellini, della nuova Sede, avviene il salto di qualità.
Il Dr Mergoni e il Dr Gherardi, grazie alla collaborazione con il Dr Walter Torsiglieri Direttore del Centro Trasfusionale di Parma e grande amico della nostra Associazione, riescono ad avere l’autorizzazione dal Ministero della sanità, per operare come CENTRO DI RACCOLTA FISSO, unico centro in Italia gestito da personale volontario.
La Sezione AVIS di Salso alla pari con i Centri di raccolta delle grandi città.
Il sangue veniva raccolto e trasportato, grazie alla collaborazione con la PUBBLICA ASSISTENZA di Salso, al centro trasfusionale dell’Ospedale e da lì immesso nei circuiti per l’utilizzo in Ospedale.
Il numero delle unità raccolte aumenta sempre più fino ad arrivare, nel 1990 ad un massimo storico 1351 sacche raccolte.
Nel 1991, a seguito del cambiamento della legislazione, il nostro Centro di raccolta perde tale funzione.
Alle Sezioni AVIS viene assegnato esclusivamente il compito di promuovere “ il dono del sangue” precludendo loro la gestione diretta della raccolta.
Quel provvedimento legislativo che, a livello provinciale non ha causato problemi, a Salso causa un terremoto;
i Donatori si sono sentiti traditi:
Conseguenza immediata un crollo del numero delle donazioni: dalle 1351 del ’90 alle 630 del 1991.
La Sezione vive un momento di sbandamento ma alla fine vince la razionalità: si continua nella attività di raccolta del sangue a favore di chi ne ha bisogno.
Il Personale volontario viene sostituito da medici e infermieri professionisti organizzati dall’AVIS Provinciale, che nel frattempo ha avuto dalla AUSL il compito di effettuare la raccolta del sangue nelle Sezioni della Provincia.
Da quel momento inizia un importante lavoro per ridare alla Associazione quel ruolo che le spetta.
Negli anni ’90 e in quelli 2000 la raccolta del sangue in Provincia , e in generale a livello regionale, aumenta e copre il fabbisogno degli ospedali della regione.
L’uso del sangue diventa sempre più mirato e nasce la “ Medicina trasfusionale” che aiuta i medici a non sprecare questa preziosa risorsa.
La Sezione di Salso vive la sua realtà come una della 47 sezioni della Provincia di Parma anche se in questi anni non mancano le figure che hanno lavorato per riportare la Sezione ai fasti degli anni 70-80.
E’ doveroso ricordare l’opera di Vilma Egoritti Gandolfi segretaria per 50 anni fino al 2005, così come quella della Amministratrice Marisa Arduini, per tanti anni responsabile della buona amministrazione della sezione.
Al loro fianco diverse altre persone: Giordano Gandolfi, Presidente per 2 mandati ( dal 1991 al 2000), Alberta Dall’Asta aiutante di segreteria, Ivaldo Bernini , per tanti anni vice-presidente.